Nel 1942, le forze dell’Asse stanno vincendo la guerra contro gli Alleati. L’attacco a Pearl Harbor da parte del Giappone agli Stati Uniti d’America il 7 Dicembre 1941, ha risvegliato il Gigante che dorme e le cose stanno per cambiare. Scopriamo Le 3 Battaglie che Cambiarono la Seconda Guerra Mondiale.
Battaglia delle Midway
Dal 4 al 6 Giugno 1942, va in scena in pieno Oceano Pacifico, una delle battaglie più importanti della Seconda Guerra Mondiale.
In campo vi sono le forze giapponesi, comandate dall’ammiraglio Yamamoto, dall’altra quelle americane, sotto il comando dell’ammiraglio Nimitz.
Le Midway sono un piccolo gruppo di isole e atolli nel mezzo del Pacifico, a metà strada appunto tra Giappone e USA.
I Giapponesi intendono riscattarsi dopo la sconfitta nel Mar dei Coralli e vogliono, con un’ operazione aeronavale in grande stile, impadronirsi di quest’avamposto di cruciale importanza.
Gli Stati Uniti, ancora scossi dall’attacco a Pearl Harbor e non ancora colmi di risorse belliche, riescono tramite i servizi di intelligence a intercettare diversi messaggi giapponesi che fanno capire come il prossimo attacco sarà proprio alle Midway.
Nimitz, organizza una task force di portaerei pronte a prendere d’infilata il nemico.I gruppi di aerosiluranti e bombardieri americani, avvistano la flotta giapponese ed iniziano l’attacco.
I risultati non sono quelli sperati e i nipponici lanciano subito la controffensiva contro le portaerei americane e le basi a terra di questi ultimi.
La decisione del comando giapponese di riarmare gli aerei, cambiando le bombe con i siluri, lascia la flotta del Sol Levante, inerme per 5 minuti.
Saranno questi 5 minuti a cambiare il corso della Guerra del Pacifico.
Gli aerei americani arrivano sulla navi giapponesi proprio nel momento del cambio armamenti, con ponti di volo e stive, colmi di siluri e bombe altamente infiammabili ed esplosivi.
Gli aerosiluranti di Nimitz fanno strage e affondano 4 Portaerei nemiche.
I Giapponesi riescono ad affondare la già malridotta portaerei Yorktown, ma devono ritirarsi a causa delle pesanti perdite.
La battaglia è persa, così come un gran numero di portaerei e risorse.
Risorse che i Giapponesi non riescono a rimpolpare a causa dell’enorme gap industriale con gli Stati Uniti.
Così, 5 minuti in mezzo al mare, cambiano le sorti della guerra e del mondo.
Per approfondire su Youtube: La battaglia delle Midway
Film Consigliato: Midway
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Battaglia di El-Alamein
La battaglia di El-Alamein venne combattuta in Egitto tra il 23 ottobre e il 5 novembre 1942.
Le forze in campo erano quelle italogermaniche, comandate dal feldmaresciallo Rommel, opposte a quelle britanniche, agli ordini del generale Montgomery.
La campagna d’Africa era un stallo da tempo, dopo la grande avanzata tedesca, sfruttando le grandi capacità tattiche di Rommel, capace di geniali intuizioni, come il rapido movimento utilizzando carri armati e aviazione.
Montgomery era un generale più prudente, che amava e accettava la battaglia quando aveva una grossa disponibilità di truppe e rifornimenti.
Le forze italiane erano poco equipaggiate e gli sproloqui di Mussolini erano ben lontani da quella che era la realtà dei fatti.
I valorosi reparti della Folgore, dell’ Ariete e della Pavia, dovevano scontrarsi con la mancanza di rifornimenti e cibo, in una situazione di pressapochismo dove il valore delle truppe verrà riconosciuto anche dai comandi inglesi.
Il 23 Ottobre le forze inglesi iniziano l’offensiva, tesa a spaccare in due le linee dell‘Asse e costringere i reparti ad una ritirata.
Nonostante la strenua resistenza, gli Inglesi riuscirono nei giorni successivi, a coordinarsi al meglio, spaccando in due le forze italiane, ormai ridotte a un lumicino.
Rommel, trovatosi con la linea del fronte completamente aperta e l’impossibilità di contrattaccare in maniera efficace, diede ordini di ritirare i reparti, consegnando la prima grande vittoria agli Alleati.
La campagna d’Africa termina sostanzialmente qui, con la presenza dell’Asse che si inizierà a ridurre drasticamente e nel tempo, fino a scomparire definitivamente da quel teatro di Guerra, con lo sbarco degli Americani in Tunisia nel 1943.
Per approfondire su Youtube: Alessandro Barbero – La Battaglia di El Alamein
Film consigliato: El-Alamein: La Linea del Fuoco
Battaglia di Stalingrado
Chiudiamo le 3 Battaglie Seconda Guerra Mondiale, con La battaglia di Stalingrado, combattuta tra il 17 luglio 1942 e il 2 febbraio 1943.
E’ una battaglia lunga, logorante che mette a ferro e fuoco una città ed una nazione, l’Unione Sovietica.
Da una parte abbiamo la patria comunista di Stalin, con un’esercito, mal organizzato e poco pronto, comandato da diversi generali, anche se quello che porterà la vittoria finale sarà Vasilij Ivanovič Čujkov.
Dall’altra, l’invasore tedesco è guidato dal brillante feldmaresciallo Friedrich Paulus.
Sin dalle prime fasi della battaglia i tedeschi sembrano più abili e consci delle proprie capacità.
Mettono d’assedio la città e riescono a entrare in alcuni punti e zone della stessa.
La resistenza russa all’inizio è debole e disorganizzata, ma con il passare del tempo la grande voglia popolare e la rabbia contro l’oppressore germanico iniziano a prendere il sopravvento.
In pochi mesi i russi prendono le redini del conflitto.
I cecchini fanno stragi di ufficiali tedeschi e la città, ridotta a un cumulo di macerie diventa il perfetto teatro per una guerriglia partigiana a cui i tedeschi non sono abituati.
In poco tempo le armate sovietiche accerchiano il contingente germanico in una sacca.
Paulus, constatata la sconfitta chiede più volte a Hitler il permesso di arrendersi, ma il Fuhrer, ormai completamente fuori dal mondo, nega il permesso e condanna migliaia di soldati a una lenta morte per il freddo e la fame.
I tedeschi alla fine si arrendono e la battaglia è la prima grande vittoria sovietica.
Per approfondire su Youtube: Passato e presente – La battaglia di Stalingrado
Film consigliato: Il Nemico alle Porte
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