I re del Grunge e della piovosa Seattle.Simbolo degli anni 90 e della ribellione e depressione giovanile.Scopriamo Le migliori canzoni dei Nirvana.
Gli Inizi
I Nirvana nascono nel 1987, ad Aberdeen, nello stato di Washington, negli Stati Uniti d’America.
Kurt Cobain, un giovane chitarrista biondo, è ossessionato e affascinato dai Melvins, storica band punk americana.
Cobain fonda un primo progetto con Dale Crover e Greg Hokanson.
Il trio, con il nome Fecal Matter, registra dei demo, dove il punk il noise e l’hard rock si fondono a dismisura.
Successivamente Cobain crea e disfa diversi progetti, fino ad arrivare nel 1987, alla definitiva scelta del nome Nirvana.
Ad affiancarlo c’è il bassista Krist Novoselic e il batterista Aaron Burckhard.
Solo dopo diversi cambi e rotazioni, nel 1990 entrerà in pianta stabile dietro le pelli Dave Grohl, andando a formare il trio conosciuto da tutti.
Ai tre si aggiungerà nel 1993 il chitarrista Pat Smear.
Il primo album dei Nirvana è Bleach, datato 1989.
Prodotto da Jack Endino, per la Sub Pop Records, Bleach è un lavoro crudo e senza fronzoli.
Nonostante l’album non riesca ad entrare nelle classifiche mainstream, critica e pubblico apprezzano il lavoro, che inizia lentamente a fotografare una realtà diversa rispetto a quella tipica dell’hard rock patinato alla Bon Jovi che andava per la maggiore.
Blew, About a Girl, Love Buzz, Negative Creep, le tracce migliori dell’album, simboli di un sound arcigno e pronto a sconvolgere il mondo.
Il Successo con Nevermind
Con l’arrivo di Dave Grohl nel 1990, i Nirvana iniziano a lavorare al nuovo album, Nevermind.
L’album, viene pubblicato il 24 settembre 1991 e i suoi 59 minuti riscriveranno la storia della musica e del rock.
Nevermind è considerata una pietra miliare della musica, con un sound unico e inimitabile.
La produzione di Butch Vig è estrema e condensata e nonostante quello che possiamo pensare oggi, Cobain non era affatto soddisfatto del missaggio finale dell’album, considerato troppo morbido e simile a una lavoro dei Motley Crue.
Nevermind viene trainato dai singoli Smells Like Teen Spirits, Come as You Are, Lithium, In Bloom, e anche altri brani come Breed, Polly, On a Plain, entrano nelle menti dei giovani di tutto il mondo.
Il Grunge sfonda il mercato
Nevermind, sarà invece un successo clamoroso, con i Nirvana che riescono tramite parole e musica a fotografa una realtà di disagio e frustazione giovanile che in quegli anni imperversa in America.
E’ nato il Grunge.
Nello stesso anno esce anche Ten dei Pearl Jam e, negli anni seguenti, altri gruppi come Alice in Chains, Soundgarden, Smashing Pumpkins.
Dopo il grande successo di Nevermind e i successivi tour e festival, i Nirvana tornano in studio e si preparano per l’uscita di In Utero nel 1993.
In Utero è la quintessenza dei Nirvana, con Cobain e soci che si dimostrano visionari e innovativi anche in questo capitolo.
Brani come Heart-Shaped Box, All Apologies/Rape Me, sono la grande rivincita la Cobain, che se ne frega altamente delle logiche commerciali e scrive e suona il dolore e le emozioni che ha dentro.
MTV Unplugged in New York
Il 1º novembre 1994, i Nirvana si recano negli studi di Mtv per registrare un Unplugged che farà storia.
La grande interpretazione della band dei brani in versione soft, unita ad un Cobain in una forma smagliante, regala al mondo della musica una performance di grandissimo valore, considerata ancora oggi come una pietra miliare del rock.
Intanto in quegli anni, inizia una guerra fredda tra i Nirvana e i Guns n Roses, con i componenti delle band che si insultano vicendevolmente a più riprese.
Rolling Stone ha ricostruito quei momenti in questo bellissimo articolo.
La morte di Kurt Cobain
Intanto Kurt Cobain è in preda da tempo a una forte tossicodipendenza, data probabilmente dal peso eccessivo del successo e dalla commercializzazione eccessiva della sua musica.
Assieme alla moglie Courtney Love, abusa di farmaci e stupefacenti, arrivando anche al coma farmacologico mentre si trova a Roma per riposarsi, il 2 Marzo 1994.
Cobain è afflitto da demoni interiore che solo lui conosce e la mattina dell’8 aprile 1994 il suo corpo viene trovato da Gary Smith, un elettricista della Veca Electric.
Successivamente l’autopsia rivelerà che la morte di Cobain fu causata da un «colpo di fucile autoinflitto alla testa». Gli esami tossicologici rilevarono inoltre un’altissima dose di eroina nel suo sangue, circa 1,52 milligrammi per litro al momento del suicidio, con anche presenza di Valium. Il rapporto disse anche che Cobain era morto con tutta probabilità nel pomeriggio di martedì 5 aprile 1994.
Prima di commettere questo terribile gesto, Cobain scrisse una lettera di addio, citando il cantante dei Queen, Freddie Mercury:
L’addio di Kurt
«Vi parlo dal punto di vista di un sempliciotto un po’ vissuto che preferirebbe essere uno snervante bimbo lamentoso. Questa lettera dovrebbe essere abbastanza semplice da capire. Tutti gli avvertimenti che ho ricevuto dalla scuola base del punk-rock nel corso degli anni, fin dai miei primi contatti, per così dire, con l’etica dell’indipendenza e dell’abbracciare la propria comunità si sono rivelati esatti. Io non provo più emozioni nell’ascoltare musica e nemmeno nel crearla e nel leggere e nello scrivere da troppi anni ormai. Questo mi fa sentire terribilmente colpevole. Per esempio, quando siamo nel backstage e le luci si spengono e sento il maniacale urlo della folla cominciare, non ha nessun effetto su di me, non è come era per Freddie Mercury, che adorava la folla e ne ritraeva energia e io l’ho sempre invidiato per questo. Il fatto è che io non posso imbrogliarvi, nessuno di voi. Semplicemente non sarebbe giusto nei vostri confronti né nei miei. Il peggior crimine che mi possa venire in mente è quello di fingere e far credere che io mi stia divertendo al 100%. A volte mi sento come se dovessi timbrare il cartellino ogni volta che salgo sul palco. Ho provato tutto quello che è in mio potere per apprezzare questo (e l’apprezzo, Dio mi sia testimone che l’apprezzo, ma non è abbastanza).
L’amore verso Courtney Love
Bacia tutte le persone che incontra perché tutti sono buoni e nessuno può farle del male. E questo mi terrorizza a tal punto che perdo le mie funzioni vitali. Non posso sopportare l’idea che Frances diventi una miserabile, autodistruttiva rocker come me. Mi è andata bene, molto bene durante questi anni, e ne sono grato, ma è dall’età di sette anni che sono avverso al genere umano. Solo perché a tutti sembra così facile tirare avanti ed essere empatici. Penso sia solo perché io amo troppo e mi rammarico troppo per la gente. Grazie a tutti voi dal fondo del mio bruciante, nauseato stomaco per le vostre lettere e il supporto che mi avete dato negli anni passati. Io sono troppo un bambino incostante, lunatico! Non ho più nessuna emozione, e ricordate, è meglio bruciare in fretta che spegnersi lentamente.
Pace, amore, empatia. Kurt Cobain.
Frances e Courtney, io sarò al vostro altare.
Ti prego Courtney continua ad andare avanti, per Frances.
Perché la sua vita sarà molto più felice senza di me.
VI AMO. VI AMO.»
Dave Grohl e i Foo Fighters
Dopo la morte di Cobain, i Nirvana chiudono la loro esperienza.
Il dolore è troppo grande e la discografia è merito in gran parte del genio di Kurt.
Dave Grohl, dopo un periodo di riposo, decidi de di reinventarsi, diventando cantante e chitarrista dei Foo Fighters, band che riscuoterà un grande successo negli anni a venire.
E’ stato difficile selezionare le migliori canzoni dei Nirvana, ma ci abbiamo provato, sperando che il grande Kurt, ci guardi da lassù.
Le migliori canzoni dei Nirvana
- About a Girl (1989)
- All Apologies (1993)
- Aneurysm (1991)
- Been a Son (1989)
- Blew (1989)
- Come as You Are (1991)
- Drain You (1991)
- Dumb (1993)
- Heart-Shaped Box (1993)
- In Bloom (1991)
- Lithium (1991)
- Polly (1991)
- Rape Me (1993)
- Sappy (1990-93)
- Scentless Apprentice (1993)
- School (1989)
- Sliver (1990)
- Smells Like Teen Spirit (1991)
- Something in the Way (1991)
- Territorial Pissings (1991)
- Where Did You Sleep Last Night? (1993, released 1994)