Una finestra, dove approfondire il mondo del Vino Spagnolo, un prodotto fortemente in crescita e con grandi prospettive di sviluppo sui mercati internazionali. Una guida per appassionati e non, un modo di capire e interpretare il Vino Spagnolo.
I Numeri del Vino Spagnolo
Il mondo del vino in Spagna, occupa un posto di rilievo nell’economia del paese, con cifre in costante crescita e mantenimento. L’agricoltura, è di per sé, un settore fortemente sviluppato in terra Andalusa, e la vocazione per la terra e il calore del campo da parte del popolo spagnolo, è risaputa e costante nel tempo.
La lavorazione dei Prosciutti, ottenute da sapienti mani esperte, con secoli di tradizioni artigiana tramandata di generazione in generazione, è l’esempio lampante, di quanto la Spagna, sia un paese fortemente incentrato non solo a livello economico, ma proprio a livello culturale, sulla campagna e sull’agricoltura.
Ettari di Vigneto Coltivati in Spagna
Secondo la Fev ( Federacion Vino Espanola) in Spagna sono coltivati circa 949.565 ettari di vigneti.
Questo numero, rappresenta all’incirca il 13% della coltivazione mondiale, ponendo di fatto la Spagna, al primo posto, come superficie coltivata a vite.
Produzione Mondiale
Questi numeri, fanno sì che il paese, sia il terzo produttore di vino al mondo in ordine di quantità, con numeri tra i 40 e 42 milioni di ettolitri.
Anche i numeri dell’export sono incoraggianti, con ben 21 milioni di ettolitri esportati nel 2019 ed il primo posto guadagnato in questa classifica.
Coltivazione Biologica in Spagna
La Spagna, è il paese leader in quanto a coltivazione biologica del vino, con 121.200 ettari (2020), che producono quasi 400 milioni di tonnellate d’uva.
Varietà di Uve in Spagna
In Spagna vi sono ben 150 varietà di uva piantata. Le più diffuse sono Airen, Tempranillo, Bobal e Garnacha Tinta.
Le Bodegas
Le Bodegas, vale a dire le aziende vinicole spagnole, sono all’incirca 4.300, con 3.075 impegnate nell’export, diffuso in 189 paesi nel mondo.
L’Enoturismo in Spagna
Il trend turistico legato al vino, è assai positivo in Spagna, grazie alla convergenza di vino/territorio/cultura. La maggioranza delle zona vinicole di maggior pregio e interesse, offrono altresì numerosi attrazioni di tipo naturale/culturale, facendo sì che l’appetibilità dell’enoturismo sia fortemente in crescita nei canali commerciali.
Basti pensare a regioni come il Penedes, vicinissimo a Barcellona, alla Costa Brava e alla Costa Dorada.
Questi elementi si traducono in numeri; con 3 milioni di persone all’anno, che intraprendono viaggi legati all’enoturismo, presso le Rutas del Vino de España.
Le Denominazioni d’Origine in Spagna
In Spagna, esistono 70 Denominaciones de Origen ( DO), la nostra DOC / DOCG, 42 Indicaciones Geográficas Protegidas, la nostra IGT, 26 Vinos de Pago, una sorta di Grand Cru.
Quest’ immagine riassume perfettamente la suddivisione
Una distinzione legislativa, che si è formata nel corso del tempo, sviluppandosi incessantemente ed in maniera continua ed uniforme, dopo la fine del regime dittatoriale di Francisco Franco.
L’apertura totale della Spagna ai mercati internazionali, e soprattutto in quelli dell’Unione Europea, con il fortissimo ruolo di competitor turistico in tutta Europa, ha fatto si che il paese (esempio lampante le Olimpiadi di Barcellona ’92), abbia avuto una crescita esponenziale in diversi settori strategici.
La corretta gestione delle identità storiche, soprattutto per quel che riguardava la produzione di vino, è divenuto tema cruciale per governi ed enti locali, con la fondazione di numerosi consorzi locali, disciplinari ad hoc, e regole stringenti, in linea con quelle che sono le normative in uso sia in Italia che in Francia, ovvero i due maggiori competitor a livello europeo e internazionale.
In questa mappa è possibile osservare la distribuzione delle Denominazioni d’Origine in Spagna, potendo immediatamente notare quanto esse siano eterogenee in tutto il territorio nazionale, comprese le Isole Canarie e Palma di Maiorca.
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