Uno degli artisti più amati di tutti i tempi, simbolo di amore trasversale, pace, musica e vita. Scopriamo Le Migliori Canzoni di Bob Marley, il Dio giamaicano del reggae , capace di scrivere brani incredibili, come Redemption Song, No Woman No Cry, giusto per citarne due abbastanza carine, ecco.
Gli Inizi
Bob Marley, nome completo Robert Nesta Marley, nasce a Nile Mile, in Giamaica il 6 Febbraio 1945.
L’infanzia di Marley, fu travagliata a causa delle sue origini miste ( il padre era bianco ) e fu oggetto di scherno e atti di bullismo.
Egli stesso dichiarò anni dopo:
«Io non ho pregiudizi contro me stesso. Mio padre era bianco e mia madre era nera. Mi chiamano mezzosangue, o qualcosa del genere. Ma io non parteggio per nessuno, né per l’uomo bianco né per l’uomo nero. Io sto dalla parte di Dio, colui che mi ha creato e che ha fatto in modo che io venissi generato sia dal nero che dal bianco.»
Nel 1966, Marley decide di emigrare negli Stati Uniti, trovando lavoro come operaio addetto alla catena di montaggio presso la fabbrica Chrysler, nel Delaware.
Nello stesso periodo, all’età di 17/18 anni Bob decide di voler diventare un Rasta e circa 4 anni dopo, nel 1967, si converte al Rastafarianesimo.
Il primo incontro con la musica avviene in quei turbolenti anni, al fianco dell’amico Neville O’Riley Livingston, “Bunny”, che lo seguirà per quasi tutta la futura carriera.
Dopo alterne vicende e un periodo di sperimentazione e apprendistato, fonda assieme a , Bunny Livingston, Peter Tosh, Junior Braithwaite, Beverley Kelso e Cherry Smith la sua prima formazione musicale, che cambierà diversi nomi, arrivando poi al definitivo: The Wailers
Il Sodalizio con gli Wailers
Il primo lavoro di Marley e degli Wailers è datato 1965 e sarà una prova generale della carriera che il rasta man e gli altri membri porteranno avanti per anni. Dal 1965 al 1974 Marley sarà a tutti gli effetti un componente della band, che decide di lasciare dopo l’album Burnin del 1973.
Da quel momento in poi, la collaborazione continuerà, con una nuova sigla: Bob Marley & The Wailers.
Dopo la morte del cantante, avvenuta nel 1981, gli Wailers, hanno continuato nel corso dei decenni, a suonare in memoria del loro leader scomparso prematuramente, grazie alla grande energia di Aston Barrett, bassista e ultimo rimasto attivo della band.
Il Successo del Reggae
Sin dagli inizi della loro proficua avventura musicale, Marley e gli Wailers, ottengono un buon successo, iniziando ad affinare il sound e migliorando le varie fasi di scrittura e produzione.
Il primo album di successo dei Wailers, Catch a Fire, esce nel 1973 ed ottiene immediatamente un buon apprezzamento da parte di critica e pubblico.
L’anno seguente, è la volta di Burnin’, che spinto da singoli potentissimi come Get Up, Stand Up e I Shot the Sheriff , ottiene grandi riscontri in termini di vendite, arrivando al disco d’oro negli USA.
Il grande Eric Clapton, chitarrista dei Cream, produrrà una riuscitissima cover di I Shot the Sheriff contribuendo ad elevare il profilo internazionale di Marley.
Nel 1975 arriva il botto definitivo sul tutto il panorama internazionale. Il merito è tutto dello storico singolo, No Woman, No Cry, tratto dall’album Natty Dread.
Questo fu seguito dal successo del 1976, Rastaman Vibration, che rimase per ben quattro settimane nella top 100 della Billboard Hot 100 negli Stati Uniti, spinto da brani iconici come War.
Nel 1976 Marley si trasferisce in Inghilterra per registrare i successivi due lavori: Exodus e Kaya. La grande vena artistica del bel Bob sembra non avere fine e vengono tirati fuori dal cilindro brani immortali come: Jammin, One Love, Three little birds, Waiting in Vain.
Uprising
Gli anni volano e arriva il 1980, anno dell’ultimo album di Marley: Uprising.
Il disco, viene pubblicato il 10 Giugno 1980 ed è uno dei lavori più belli di tutta la carriera di Marley ed in assoluto della storia della musica.
Brani come Could You Be Loved, Forever Loving Jah, e soprattutto la straordinaria Redemption Song, diventano negli anni dei veri e propri inni unici e inimitabili.
L’album, sarà l’ultimo lavoro composto da Marley. Dopo la sua morte gli Wailers, pubblicheranno Confrontation nel 1983, un insieme di inediti e singoli mai usciti in precedenza. Perla dell’album, la poetica Buffalo Soldier.
La Morte e l’Eredità Culturale
Nel 1977, Marley si accorge di avere una ferita all’alluce destro. Pensando si trattasse di un infortunio occorso durante una partita di calcio, non vi presta molta attenzione. Poco dopo, sempre durante un altro match, l’unghia si staccò repentinamente. A seguito dei controlli, Bob scopre di essere affetto da un melanoma maligno. In linea con la sua fede religiosa, decide di operarsi solo ad una parte del piede e di non permettere l’ amputazione dell’alluce.
Nel tempo, le sue condizioni di salute peggiorano drasticamente, arrivando a costringerlo a tagliare i dreadlock , suo simbolo spirituale. Stanco e debilitato con il cancro ormai diffuso in tutto il corpo, Bob Marley spira l’ 11 maggio 1981. Poco prima di morire Bob decide di parlare con i suoi figli e le sue ultime parole furono rivolte a Ziggy:
“Money can’t buy life”
Il mondo crolla nello sconforto e nello stupore per una perdita così grande. Marley era amatissimo e i suoi concerti, compresi gli ultimi, nonostante lo sforzo fisico immane, erano veri e propri eventi trionfali.
Basti ricordare le grandi date di Dortmund il 13 giugno ’80 davanti a circa 40.000 persone, e Torino allo Stadio Comunale il 28 giugno davanti a 40.000 persone.
Bob Marley lascerà al mondo un’eredità fatta di grandi canzoni, ma anche di grandi spessore umano, religioso, politico e sociale.
Ciao Bob, Grazie di Tutto
Citazioni e Frasi di Bob Marley
I soldi non sono importanti… Dio è importante, il cielo, l’aria sono importanti. I soldi non sono nulla, servono solo a rendere l’uomoschiavo.
Bob Marley
La politica non mi interessa, è affare del demonio. I politici giocano con la testa delle persone. Mai giocare con la testa delle persone.
Bob Marley
Io non cancello nulla in questa mia vita. Ogni cosa, ogni minima cosa, mi ha reso quel che sono adesso. Le cose belle mi hanno insegnato ad amare la vita. Le cose brutte, a saperla vivere.
Bob Marley
Alla fine è semplice: il bene, il male, la lotta di chi soffre, la paura di chi è solo come un cane per strada. La vita è un gioco d’azzardo, se perdi stai calmo e aspetta la tua occasione ma non perdere la bussola. Non farti corrompere.
Bob Marley
Coltivare erba non è legale? Se è Dio che ce l’ha data allora vuoi dire che anche Dio non è legale?
Bob Marley
Le Migliori Canzoni di Bob Marley
- Rude Boy (1965)
- Freedom Time (1966)
- Selassie Is the Chapel (1968)
- Soul Rebel (1970)
- Duppy Conqueror (1970)
- Sun Is Shining (1971)
- Caution (1971)
- Trenchtown Rock (1971)
- Concrete Jungle (1973)
- Get Up Stand Up (1973)
- Small Axe (1973)
- Slave Driver (1973)
- I Shot the Sheriff (1973)
- Stir It Up (1973)
- Lively Up Yourself (1974)
- Them Belly Full (But We Hungry) (1974)
- No Woman No Cry (1975)
- Johnny Was (1976)
- Smile Jamaica (1976)
- War (1976)
- Exodus (1977)
- Turn Your Lights Down Low (1977)
- Punky Reggae Party (1977)
- Natural Mystic (1977)
- Jamming (1977)
- One Love/People Get Ready (1977)
- Is This Love? (1978)
- Top Rankin’ (1979)
- Redemption Song (1980)
- Could You Be Loved? (1980)
Ascolta la Playlist Spotify: Le Migliori Canzoni di Bob Marley
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